Molto spesso tendiamo a etichettare e giudicare i bambini analizzando, in maniera superficiale il loro comportamento e arriviamo persino a incolparci di non essere dei bravi genitori. Spesso, soprattutto negli ultimi tempi, si tende ad etichettare un bambino vivace e rumoroso come un bambino maleducato.
Questa considerazione è assolutamente sbagliata in quanto, nella maggioranza dei casi, i bambini vivaci, irrequieti e rumorosi sono felici. Ricorda sempre di considerare che i bambini, nella loro fase della vita, stanno vivendo un momento di continua scoperta ed esplorazione e sono felici per ogni cosa nuova che vedono o apprendono.
Questo porta, inevitabilmente, in loro a sviluppare entusiasmo. Un po’ come quando noi adulti ci emozioniamo e stupiamo davanti a qualcosa di bello che scopriamo per la prima volta. I bambini, per loro natura, vogliono imparare. Per farlo amano toccare le cose, chiedere, esplorare e questo dovrebbe renderci felici perché vuol dire che sono bambini che si stanno sviluppando bene.
Ad ogni comportamento i bambini ci comunicano qualcosa. Se quando sei al ristorante il tuo bimbo piange senza un apparente e logico motivo (ad esempio non è caduto e non ha battuto la gamba) vuol dire che sta cercando di attirare la tua attenzione.
Il tuo bambino è entusiasta e inizia a saltare non appena vede un cagnolino e vorrebbe giocarci insieme? Non è per maleducazione ma evidentemente, soprattutto se abiti in città e lontano dalla natura, per lui è una scoperta nuova che vorrebbe “vivere”.
Bambini vivaci, attivi e gioiosi non sono sempre bambini maleducati da dover fermare ma anzi da incentivare.
Negli ultimi tempi si sta assistendo ad un fenomeno chiamato “bambino fobia” che è culminato con la nascita di locali “bambini off-limit” in cui i bambini non possono entrare. Quello che dovremmo invece imparare a fare e cercare di essere empatici, ricordarci di quando noi eravamo bambini e come vivevamo la giornata e la scoperta delle cose nuove.
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