Neonati e bambini piccoli non dovrebbero consumare zuccheri aggiunti, ovvero quelli non presenti naturalmente nel cibo, secondo le nuove raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità – OMS. L’ultima versione delle linee guida avverte che i bambini di età inferiore ai 2 anni non dovrebbero consumare zucchero e che dare cibi e bevande dolci potrebbe indurli a preferire sapori eccessivamente dolci nel corso della loro vita.
Come indica l’American Heart Association, l’associazione dei cardiologi statunitensi, il consumo di zuccheri nei bambini “è un problema di salute, ma anche di gusto e di abitudini alimentari: un bambino abituato a cibi e bevande zuccherate, ricercherà sempre più quel sapore, e non vorrà altro”.
Il motivo di questa “proibizione” è legata al fatto che lo zucchero non è un’alimento salutare, in qualsiasi età.
I cibi zuccherati “Fanno male perché favoriscono l’accumulo di tessuto adiposo. Inoltre quando vengono metabolizzati, si genera un picco di insulina, che oltre a favorire lo sviluppo di grassi, causa fenomeni infiammatori ai tessuti. Gli stati infiammatori possono portare a diabete, tumori e malattie cardiovascolari. Lo zucchero fa bene quindi solo alle ditte che lo producono, di certo non alle persone e men che meno ai bambini. Se pensiamo che in un adulto circolano 5 g di glucosio e che in un semplice brik da 125 ml di succo di frutta ci sono oltre 10 g di zucchero, ci rendiamo conto cosa un semplice succo possa provocare nell’organismo di un bambino” dice la dottoressa Margherita Caroli, consulente dell’Unione europea e temporary advisor dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Le linee guida stilate dall’OMS individuano quali sono gli alimenti da evitare per i bambini sotto i 2 anni ovvero:
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