Crisi di rabbia nei bambini: 6 consigli utili per gestirla senza perdere la pazienza

Di 3 anni fa

Tutti noi proviamo emozioni e i bambini non sono da meno. É importante però saper riconoscere quando queste condizioni diventano “pericolose” e portano a modificare lo status di vita del bambino. Prestare attenzione ai campanelli d’allarme è fondamentale per capire quando la rabbia diventa un problema. Vediamo insieme qualche consigli su come gestirla e quando è normale e invece quando preoccuparsi della rabbia nei bambini.

Rabbia nei bambini, quando preoccuparsi?

Partiamo con il dire che la rabbia è un emozione assolutamente normale che però dobbiamo essere in grado di padroneggiare per evitare che sfoci in conflitti più gravi e si trasformi in aggressività.

La rabbia nei bambini deve destare un campanello d’allarme quando modifica i suoi comportamenti, limita la sua socialità ed il suo modo di vivere. La rabbia può sfociare in veri e propri atti di aggressione (fisica o verbale) nei confronti di:

  • se stessi
  • le cose
  • gli altri

É necessario preoccuparsi della rabbia di un bambino quando questa scaturisce problemi con il sonno piuttosto che con il cibo. Un cattivo sonno piuttosto che fame nervosa o scarso appetito possono essere sintomi legati alla rabbia.

Come aiutare un bambino in preda alla rabbia

  1. Aiutalo a comprendere il perché prova un sentimento di rabbia e da cosa questa è scatenata. Una buona soluzione può essere quella di rappresentare le situazioni che gli provocano rabbia con un disegno.
  2. Non arrabbiarti o urlare più di loro quando hanno una crisi di rabbia. Non aggredirli dicendo loro di smettere, ma lasciali sbollire con l’unico obbligo di dire un perentorio e deciso “no!” nel caso in cui dovessero esagerare o dovessero iniziare ad avere reazioni fisiche. Anche noi dobbiamo imparare a reagire ai conflitti e soprattutto a ricordarci che l’esempio è il miglior insegnamento che possiamo darei ai bambini.
  3. Aiutali a canalizzare la rabbia nel giusto modo, ossia non sminuire questa emozione, ma fa capire che lo comprendi, che anche tu ci sei passata. La rabbia non va repressa ma capita ed espressa nel modo giusto.
  4. Non far sentire il bambino in colpa, quindi non dire frasi come “se fai così non ti voglio più bene“.
  5. Dai il buon esempio ossia quando sei arrabbiata non sbattere, urlare o lanciare oggetti. Il bambino assorbe i tuoi comportamenti e farebbe lo stesso. Se hai una litigata con il tuo partner non sfogare la rabbia con sculacciate, parolacce o schiaffi.
  6. Evita videogiochi e programmi televisivi forti e non adatti ai bambini della sua età perché danno cattivi esempi e innervosiscono.
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Maria Di Bianco

Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere.

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