Tutti i bambini – come anche gli adulti – si arrabbiano. La rabbia è la risposta “di lotta” del corpo, per tenerci al sicuro quando ci sentiamo minacciati (forse hai sentito parlare del meccanismo di “attacco-fuga”).

Quando qualcuno entra nella nostra “comfor-zone”, ci arrabbiamo. Ma gli esseri umani non si arrabbiano solo in risposta alle minacce esterne. Quando succede qualcosa che ci ricorda un turbamento passato, ci arrabbiamo per proteggerci, anche se la minaccia oggi non è davvero una minaccia.

Ecco perchè è importante capire perchè il tuo bambino si arrabbia per poter affrontare le crisi di rabbia.

Comportamenti a cui devi prestare attenzione

Rabbia nei bambini

Un semplice scatto di rabbia può essere un comportamento “normale” (se ad esempio un bambino ha rubato dalle mani di tuo figlio un giocattolo è lecito che lui si arrabbi fino a che non gli spieghi come comportarsi). Ci sono tuttavia delle situazioni in cui è bene analizzare la rabbia e comportamenti a cui devi prestare attenzione ed in particolare sono:

  • Ira e aggressività influiscono nella vita familiare;
  • L”ira si protrae nel tempo e sembra essere l’unica via di fuga che il bambino ha per proteggersi;
  • Se il bambino sente di non poter avere il controllo della situazione il suo comportamento sfocia in uno scatto di rabbia;
  • Il bambino non va bene a scuola e litiga con tutti;
  • Non riesce ad avere relazioni con altri bambini e viene escluso da feste e giochi;

Che cosa scatena la rabbia?

Rabbia nei bambini

Come ti ho anticipato la rabbia è un meccanismo di difesa che tutti noi attuiamo quando ci sentiamo minacciati ed è strettamente collegato alla paura. Ci sono però delle situazioni in cui gli scatti d’ira e rabbia sono legati a problemi e deficit comportamentali. Vediamo insieme quali sono:

  • Ansia: se il tuo bambino si arrabbia per motivi legati all’ansia il tuo comportamento spesso è accompagnato da tentativi di fuga legati al fatto di sentirsi pervasi da un forte senso di paura.
  • Traumi o negligenze: legati a cattivi comportamenti tenuti a casa o a scuola.
  • Autismo: i bambini autistici sono soggetti a crisi emotive che non riescono a comunicare e non lo fanno sentire al sicuro.
  • Difficoltà nell’elaborazione sensoriale: se il bambino fatica ad abituarsi a cambiamenti ambientali e agli stimoli che riceve potrebbe provare una sensazione di ansia e paura che lo portano a sentirtisi minacciato e quindi ad auto-proteggersi attivando il meccanismo “attacco-fuga”, ossia arrabbiandosi.
  • Iperattività o disturbo dell’attenzione: meglio chiamati ADHD ossia tutti quei bambini ritenuti impulsivi, iperattivi e che faticano a controllare il proprio comportamento. Solitamente faticano a concentrarsi su ciò che stanno facendo o su qualcuno che gli sta parlando. La loro rabbia, in questi casi, nasce quando si sentono trascurati.

Come aiutare il tuo bambino a gestire gli attacchi di rabbia

Il metodo migliore per gestire gli attacchi d’ira di un bambino, oltre a parlarne con il pediatra e chiedere aiuto ad un esperto quando i sintomi diventano preoccupanti e sempre più frequenti è quello di aiutarli a relazionarsi con il mondo circostante.

Cerca di fargli capire con l’esempio che le cose possono essere gestite anche senza bisogno di arrabbiarsi (ricorda che l’esempio è il miglior insegnamento) e aiutalo nel fare respiri profondi (come se dovessero meditare) per trovare la calma.

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