Troppo spesso si tende a pensare che essere mamme – casalinghe sia un vantaggio e che la vita sia più semplice rispetto alle mamma che lavorano o a tutte quelle donne che non hanno figli e sono costrette a lavorare 10 o 12 ore al giorno. Secondo uno studio in realtà non è proprio così.

Lavorare è meno faticoso che fare la mamma a tempo pieno

Pare essere proprio questa la verità ossia che fare le mamme casalinghe a tempo pieno sia più stressante e faticoso che lavorare per un giorno interno. A dircelo sono sia una ricerca compiuta dalla multinazionale Aveeno Baby che uno studio fatto su 1500 coppie di neo-genitori.

I risultati che si sono ottenuti sono davvero interessanti e al contempo sorprendenti. Fare il genitore è un lavoro assolutamente sfiancante! Bello ma sicuramente faticoso.

Cosa dice lo studio?

Secondo lo studio di Aveeno Baby il 31% degli intervistati (un campione di 1500 coppie), stare a casa è molto più pesante che andare in ufficio. La maggior parte delle persone che ha dichiarato questo ha anche ammesso che, prima di diventare genitore non avrebbe mai pensato questo e che anzi, pensava che fare il genitore a tempo pieno fosse più facile e significasse avere più libertà.

Il 22% degli intervistati sostiene che, da quando è genitore, non è più riuscito a bere una tazza di tè in totale calma riuscendo a finirla come faceva prima di diventare madre o padre.

Oltre a questo esistono una serie di altre azioni che i genitori non riescono più a fare come facevano prima e che, per questo, per quanto l’amore per i propri figli sia unico ed insostituibile, gli fa dire che la vita senza prole sia più facile.

Ecco quali sono le cose che non riescono più a fare

Gli intervistati hanno confessato che:

  • Il 22% non è più riuscito a finire una tazza di caffè;
  • Il 33% si lamenta di non riuscire più a mangiare usando entrambe le mani;
  • Il 17% ha rivelato che fare il genitore a tempo pieno vuol dire imparare a vivere con il mal di schiena perenne;

Oltre a questo esistono una serie di fattori che un genitore a tempo pieno deve mettere in conto:

  • Non ci sono giorni di pausa: anche quando sei in malattia non hai modo di riposarti. Se non hai figli quando sei in malattia o hai l’influenza te ne stai beato a letto ad aspettare che ti passi. Quando diventi genitori non è così facile. Il cibo deve essere servito, il bucato deve essere fatto, i bambini hanno bisogno di essere amati.
  • Non ci sono tempi morti o di inattività.
  • Il cervello non ha mai un momento di relax: ci sono così tanti “Mamma. Mamma. Mamma. Mamma”, e afferrando le cose o indicandole chiedono: “Cos’è questo?” E non importa quale risposta venga data, c’è una scorta infinita di: “Perché? Perché? Perché? Perché?” — e ci sono richieste di canzoni e di “Raccontami una storia” e c’è molto, molto di più da pulire.

I genitori, nonostante tutto questo sono comunque felici e non scambierebbero mai la libertà per il non avere il loro bimbo.

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