Una delle preoccupazioni comuni durante la gravidanza riguarda il parto. Sarà doloroso, sarà veloce? Cosa è meglio, parto normale o taglio cesareo?
La scelta del metodo migliore per partorire dipenderà dalle caratteristiche della donna, del bambino e da ogni situazione particolare. Può darsi che al momento del parto, sia necessario modificare il metodo per evitare rischi sia per la mamma che per il bambino.
Il parto naturale, come avviene?
Il parto naturale è anche noto come “parto normale” o “parto vaginale”. Questo tipo di parto consiste nel partorire con il pieno controllo del proprio corpo attraverso la vagina. Il travaglio e la dilatazione darà origine al caratteristico dolore del parto. Anche le contrazioni uterine che aiutano ad espellere il neonato sono responsabili di questo dolore.
Va notato che, sebbene i termini parto vaginale e parto naturale si riferiscano alla stessa cosa, il parto vaginale non è sempre naturale, poiché è possibile utilizzare l’anestesia epidurale. Il parto naturale si intende quando avviene un parto vaginale senza l’intervento di alcun farmaco che allevia il dolore causato dalla dilatazione. Per molte donne, il parto naturale è un’esperienza unica, poiché possono essere consapevoli durante tutto il processo e stringere a se ed occuparsi del bambino non appena nato. Tuttavia, possono verificarsi eventi imprevisti al momento del parto che costringono i medici a prendere la decisione di eseguire un taglio cesareo.
Il parto cesareo, come avviene?
Il parto cesareo è quello in cui il bambino lascia l’utero della madre attraverso un taglio praticato nell’addome e nell’utero della donna. Il taglio cesareo deve essere eseguito in anestesia. Attualmente, l’epidurale è comunemente usata.
Quando il parto avviene tramite taglio cesareo, non c’è dolore durante il parto a causa dell’anestesia. Con questo tipo di parto l’intervento è più breve, può durare circa 30 minuti se tutto va bene.
Dopo l’intervento chirurgico, verranno somministrati analgesici per via endovenosa e, successivamente, per via orale. L’incisione addominale guarirà in poche settimane, questo dipenderà da ogni donna. Durante questo periodo, potrebbero esserci lievi dolori simili a contrazioni, sanguinamento, intorpidimento nell’area della cicatrice. Il recupero completo può richiedere fino a 6 settimane. Il taglio cesareo ha le sue indicazioni a seconda che sia programmato o urgente.
Il taglio cesareo programmato viene eseguito dalla presenza di una condizione materna o fetale a rischio come la placenta previa, posizione podalica, trasversale o obliqua, macrosomia fetale, infezioni attive lungo il canale del parto, due precedenti cesarei, alcuni casi di crescita ridotta e gestazioni multiple.
Il taglio cesareo urgente è quello in cui la vita della madre e del feto è in pericolo a seguito di una grave patologia acuta. Come alterazioni nel monitoraggio fetale durante il parto, distacco di placenta, prolasso del cordone ombelicale. Ci sono donne che preferiscono partorire con taglio cesareo perché hanno paura del dolore, ma bisogna tenere presente che la guarigione è molto più lenta rispetto al parto naturale.
In ogni caso, al momento del parto, si agirà sempre tenendo conto della salute sia del futuro bambino che della madre che sta per partorire.