Sempre più spesso sentiamo parlare di impatto ambientale, surriscaldamento del pianeta e dell’importanza di smaltire correttamente i rifiuti perché questi possono danneggiare l’ambiente. Mai però avremmo pensato che il nostro comportamento sconsiderato potesse ledere già ad un neonato. 

Le microplastiche, minuscole particelle che si trovano ovunque

Microplastiche

Le microplastiche, ovvero minuscole particelle di materiale sintetico più piccole di cinque millimetri, si possono trovare praticamente ovunque. Quando le bottiglie di plastica o i sacchetti di plastica si rompono, si degradano in piccoli pezzi che si diffondono negli angoli più piccoli della natura.

Anche durante il lavaggio delle fibre sintetiche, le parti si staccano e rifluiscono nelle nostre fonti d’acqua. Le microplastiche sono state trovate persino nelle aree più remote del mondo come l’Artico. Ma si trovano anche nelle parti più profonde degli oceani, riferisce Matt Simon di Wired.

Microplastiche nel corpo dei neonati: 10 volte superiori agli adulti

Il dato preoccupante viene da una nuova ricerca appena pubblicata. Gli scienziati hanno trovato i materiali sintetici nella cacca infantile, secondo un piccolo studio pilota pubblicato su Environmental Science & Technology Letters.

Sulla base del peso corporeo, le microplastiche nella cacca del bambino erano dieci volte superiori a quelle trovate nelle feci adulte, riferisce Justine Calma per the Verge. I ricercatori hanno raccolto campioni fecali da dieci adulti e sei neonati dello stato di New York, riferisce Ed Cara per Gizmodo.

Parlando di numeri, lo studio rileva che erano presenti una media di 36mila nanogrammi di microplastiche (MP) di polietilene tereftalato (PET) per grammo di feci infantili, rispetto ai 2.600 nanogrammi per gli adulti (circa 10 volte in meno).

“I bambini sono esposti ad alti livelli di plastica, qualcosa deve essere fatto“, afferma l’autore dello studio Kurunthachalam Kannan, professore di medicina ambientale e pediatria presso la New York University School of Medicine. “Le prime fasi della vita sono molto vulnerabili”.

Come fanno le microplastiche ad arrivare ai bambini

É piuttosto semplice: i bambini hanno la tendenza a portare alla bocca ogni cosa: giocattoli o indumenti che possono contenere fibre di microplastica. In aggiunta a questo ricordiamo che i neonati sono spessi avvolti in oggetti con plastica (passeggini o box) e utilizzano utensili fatti di plastica (bicchieri, posate e piatti).

“Sfortunatamente, con lo stile di vita moderno, i bambini sono esposti a così tante cose diverse per le quali non sappiamo quale tipo di effetto possano avere più avanti nella loro vita”, dice un coautore dello studio Kurunthachalam Kannan.

Bisogna fare assolutamente qualcosa per fermare tutto questo!

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