Con la legge di bilancio 2020 lo Stato Italiano ha deciso di essere vicino a tutti quei genitori che, per svariate motivazioni, non possono far fronte ai bisogni dei loro figli. Ne è così nata una manovra finanziaria che ha portato alla creazione della Carta Bimbi. La Carta Bimbi è una misura a sostegno delle famiglie in difficoltà, dimostrabili da reddito ISEE e serve per coprire le spese di baby-sitter, ma anche asilo e altro. Vediamo insieme cosa sia e a chi spetta.
Che cos’è la Carta Bimbi?
Il sostegno ai neo-genitori è stato suddiviso in due modalità che comprende due misure di aiuti ed in particolare:
- Assegno Mensile: per i bambini nati dal 2020 è previsto un assegno mensile che va da un importo minimo di 80 euro fino ad un massimo di 160 euro riconosciuto alle famiglie meno abbienti.
- Bonus Asilo Nido: riconosciuto per tutte le famiglie che hanno un bambino dagli 0 ai 3 anni e che devono sostenere la retta di un asilo nido. L’importo arriva fino a 250 euro mensili che diminuisce all’aumentare della soglia ISEE della famiglia.
Oltre a questo, c’è da dire che la manovra ha previsto un riconoscimento anche per i papà offrendo loro la possibilità di prendersi un congedo parentale della durata massima di 7 giorni. I papà possono quindi stare a casa, avvisando almeno 15 giorni prima il datore di lavoro della fruizione del congedo, senza vedersi decurtato lo stipendio.
Da quando si può fare richiesta della Carta Bimbi
Questo sostegno in favore dei nuovi nati è attivo dal 2020.
Chi può chiedere il contributo
Possono chiedere il contributo i genitori di bambini che hanno fino ai 3 anni di età. Non è accessibile a tutti, ma a specifiche fasce di reddito determinabili con l’ISEE. Il governo tuttavia non ha ancora definito le fasce di reddito per accedervi.
Quello che è certo è che oltre a dover sottostare ad una soglia di reddito è fondamentale che i richiedenti siano cittadini italiani