Una porzione a settimana! Abbassa il colesterolo, migliora la digestione ed ha anche tante fibre e proteine

Di 3 anni fa

Le fave sono legumi verdi in baccelli. Hanno un sapore leggermente dolce e terroso e sono mangiate da persone di tutto il mondo. Le fave sono cariche di vitamine, minerali, fibre e proteine. Si pensa che offrano effetti impressionanti sulla salute, come il miglioramento della funzione motoria e dell’immunità. Le fave sono un buon alimento per chi segue uno stile di vita sano, una porzione a settimana non può che essere benefico per la nostra salute e dei nostri cari.

Fave, il legume ricco di fibre e proteine che abbassa il colesterolo

Nonostante le dimensioni relativamente piccole, le fave racchiudono un’incredibile quantità di sostanze nutritive. In particolare, sono ricchi di proteine vegetali, folati e molte altre vitamine e minerali. Sono ricche di fibre solubili che possono aiutare la digestione e abbassare i livelli di colesterolo.

Vediamo 170 grammi di fave cotte cosa contengono:

  • Calorie: 187 calorie
  • Carboidrati: 33 grammi
  • Grasso: Meno di 1 grammo
  • Proteine: 13 grammi
  • Fibra: 9 grammi
  • Folato: 40% del valore giornaliero (DV)
  • Manganese: 36% del DV
  • Rame: 22% del DV
  • Fosforo: 21% del DV
  • Magnesio: 18% del DV
  • Ferro: 14% del DV
  • Potassio: 13% del DV
  • Tiamina (vitamina B1) e zinco: 11% del DV

Inoltre, le fave forniscono piccole quantità di quasi tutte le altre vitamine del gruppo B, calcio e selenio.

Mangiare le fave in gravidanza fa bene?

Le fave sono ricche di folati, un nutriente che promuove uno sviluppo fetale sano.

Il folato è fondamentale per la creazione di cellule e organi. Una madre in gestazione ha bisogno di folato aggiuntivo da alimenti e integratori per ridurre il rischio di malformazioni al feto o problemi con lo sviluppo del cervello e del midollo spinale del bambino.

Uno studio su oltre 23.000 donne ha rilevato che l’incidenza di problemi al cervello e al midollo spinale era inferiore del 77% nei neonati di madri che avevano la più alta assunzione giornaliera di folato, rispetto ai figli di donne con valori più bassi.

Attenzione al favismo!

Da fare attenzione anche al favismo, si tratta di una forma di anemia ereditaria caratterizzata dalla carenza di un enzima il glucosio-6-fosfato deidrogenasi, ossia il G6PD. Se incorri in questo problema potresti andare incontro a ittero. Per capire se hai contratto questo problema, fai attenzione nelle 12/48 ore successive all’ingestione di fave, di non avere:

  • carnagione tra il giallo e il verde
  • urine scure
  • occhi gialli

Verifica quindi, prima di consumare le fave se sei carente di questo enzima. Consumane all’inizio una piccola quantità per verificarne gli effetti. Le persone consapevoli di essere carenti di G6PD devono evitare di assumere farmaci, alimenti e sostanze che possono scatenare questa crisi emolitica.

Inoltre, ricorda che le fave crescono a contatto con il terreno e per questo potrebbero essere a rischio di toxoplasmosi, un batterio pericoloso se contratto in gravidanza. Per questo motivo le donne in gravidanza dovrebbero evitare il consumo di fave crude ma prediligere, piuttosto, il consumo cotto in modo di essere più sicura. 

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Maria Di Bianco

Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere.

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