Se il tuo bimbo fa i capricci per andare a scuola e accusa dolori come mal di stomaco, mal di pancia e mal di testa allora questo articolo può aiutarti. Vediamo insieme quando i capricci sono legati a disturbi psicosomatici, legati al fatto che la scuola è vissuta come un incubo o quando sono semplicemente legati a “pigrizia” o all’essere viziati.
Vediamo come distinguere un semplice capriccio da un reale disagio e soprattutto cosa fare.
Come comportarti se tuo figlio non vuole andare a scuola
Per prima cosa non arrabbiarti o sgridarlo ma cerca appunto di capire da dove nasce il suo disagio e se è frutto di capricci o di un vero e proprio disturbo. É importante che il bambino ha bisogno di comprensione e amore ma allo stesso tempo pazienza e fermezza, a prescindere dal motivo. Per comprendere la natura del loro disagio è bene lasciare che il bambino esprima le sue emozioni, magari attraverso un gioco o un disegno.
Importante è far capire che qualsiasi sia il motivo, non è solo ad affrontarlo e non deve vergognarsi. Racconta a lui le tue esperienze e come hai fatto per superarle.
Tuo figlio non vuole andare a scuola? I sintomi di una fobia
Se il tuo bambino si trova ad affrontare l’inizio della scuola dell’infanzia o della scuola primaria è facile che il suo disagio sia legato ad una fobia. Un nuovo inizio ma anche un nuovo distacco, magari dopo un lungo periodo di assenza o vacanza, possono rappresentare un trauma nel bambino (pensa anche agli adulti che tornano al lavoro dopo le ferie). Questo perchè potrebbe trovarsi costretto ad abbandonare i ritmi rilassanti e piacevoli dello stare in casa.
Attenzione perché molto spesso, involontariamente, siamo noi genitori a trasmettere la fobia ai figli. Soprattutto se li abbiamo sempre fatti vivere “sotto una campana di vetro” potremmo mostrare ansia e paura nel vederli “lasciare” il nido materno e, si sa, i bambini assorbono tutti i nostri stati d’animo e si comportano di conseguenza.
Dunque se il bambino, nel momento di andare a scuola, si trova ad avere questi sintomi, siamo dinnanzi ad una fobia:
- dolori fisici come mal di pancia o mal di stomaco;
- lamenta sensi di vomito;
- ha scarso appetito.
Cerca di rassicurare il bambino
Non sgridarlo, ma cerca di capirlo e di capire se la sua paura è quella del distacco (dai genitori e dal luogo sicuro di casa) o se è successo qualcosa magari con un insegnante in particolare o con un compagno di classe. Magari il bambino si sente inferiore alle aspettative, ha paura di deluderci o viene preso in giro o subisce atti di bullismo.
Per questo motivo è importante lasciarlo esprimere e lasciare che le sue emozioni “escano” allo scoperto”. Se il problema riguarda:
- la relazione con uno o più compagni di classe: prova ad invitarli a casa o comunque nel luogo dove si sente più a suo agio e prova a farli relazionare.
- il subire atti di bullismo: è importante parlarne con gli insegnati e aiutare il bambino a raccontare le vicende, confidarsi e fargli capire che non è solo.
- un insegnante in particolare: cerca di capire che cosa sia successo, magari andando proprio a parlare con l’insegnante in questione.
- una materia in particolare: aiuta il tuo piccolo a comprenderla meglio e rendergli amica la materia magari attraverso giochi, film o documentari. Quello che devi fare è trasmettere l’amore per la conoscenza e la cultura.
- la paura o la sofferenza legata al separarsi da mamma e papà o dalla propria casa: assicuralo dicendo che mamma e papà durante la mattinata sono impegnati a lavorare e che, al suo rientro, passeranno nuovamente il tempo insieme facendo qualcosa di bello.
Fai bene ad assecondare il suo desiderio di restare a casa?
Non cedere alla tentazione di lasciarlo a casa perché il bambino deve capire che andare a scuola è un impegno e come tale va rispettato. É un modo per iniziare a capire le regole della vita che, se lo lasciassimo a casa, capirebbe che vi è sempre un modo per “farla franca”.