Manovre di rianimazione che mamma e papà dovrebbero conoscere. Potresti salvare tuo figlio!

Di 3 anni fa

La rianimazione cardiopolmonare è una combinazione di compressioni che sposta il sangue dal cuore al corpo e di respirazione bocca a bocca che invia ossigeno ai polmoni.

Queste manovre possono salvare la vita in caso di arresto cardio-respiratorio e chiunque abbia a che fare con un bambino dovrebbe conoscerle.

Bambino in arresto cardio-respiratorio, perché?

 

Se nell’adulto la causa maggiore di arresto cardio-respiratorio è un evento di natura cardiaca, nei bambini, che solitamente hanno il cuore sano, l’80% degli arresti è dovuto a soffocamento generalmente provocato dall’ingestione di un corpo estraneo.  Una situazione che si può verificare spesso e che per questo è importante saper affrontare con le manovre di rianimazione cardio-polmonare.

Se il bambino smette di respirare o il cuore smette di battere

Se un bambino smette di respirare, lui o lei non sta ricevendo l’ossigeno necessario per rimanere in vita. Se la respirazione si ferma, anche il cuore si fermerà presto. E’ importante agire immediatamente:

  • Pompare il cuore del bambino con la mano (comprimere)
  • Respirare aria nei polmoni del bambino (ventilazione)

Come fare la rianimazione cardio-polmonare nei bambini con meno di un’anno

Quando ti accorgi che il bambino è privo di coscienza procedi, tempestivamente nel seguente modo:

  1. Chiamalo e nel tentativo di stimolare la sua attenzione e risposta pizzica il muscolo laterale del collo.
  2. Se il piccolo non risponde e non si muove devi distenderlo in posizione supina su di una superficie rigida (un tavolo o meglio ancora il pavimento). Apri la bocca aprendo la mandibola e avvicina l’orecchio alla bocca e al naso osservando contemporaneamente il torace.
  3. Se il torace non si solleva e non avverti il rumore della respirazione o il passaggio di aria dalla bocca o dal naso, il bimbo è in arresto cardio-respiratorio.
  4. L’adulto appoggia la sua bocca a coprire la bocca e il naso del piccolo e soffia aria nelle sue vie respiratorie per 5 volte. Il torace del bambino deve sollevarsi durante le ventilazioni.
  5. Al termine delle 5 ventilazioni l’adulto rivaluta le condizioni del bambino. Spesso questa manovra è sufficiente perché il piccolo riprenda a respirare da solo. In tal caso, bisogna mettere il bambino in posizione di sicurezza sul fianco e chiamare i soccorsi.
  6. Se la respirazione spontanea non riprende, l’adulto chiama il 112 o il 118 o, meglio ancora, chiede a un’altra persona presente di chiamare i soccorsi mentre lui prosegue la rianimazione.
  7. Quindi appoggia due dita sullo sterno del bimbo ed effettua 30 compressioni del torace. Il torace deve essere compresso di 1/3 del suo diametro e poi lasciato andare.
  8. Dopo 30 compressioni, l’adulto appoggia nuovamente la bocca sulla bocca e il naso del bambino ed effettua 2 ventilazioni.
  9. La successione di 30 compressioni e 2 ventilazioni prosegue per 2 minuti, poi l’adulto rivaluta le condizioni del piccolo. Se non ha ancora ripreso a respirare in modo autonomo, la manovra prosegue fino alla ripresa del bimbo o all’arrivo dei soccorsi.
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Maria Di Bianco

Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere.

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