In casa e soprattutto in giardino, le piante non mancano mai. Chi ama il giardinaggio e i colori, fa di tutto per avere tante piante ornamentali sul balcone, in giardino, in terrazza o addirittura sui davanzali di casa. Le piante decorano e portano colori alla casa. Ma ci sono alcune varietà e specie che sono dannose e alle volte anche tossiche per chi ne viene a contatto. Vediamo qual è la pianta a cui bisogna prestare attenzione: è tra le più amate!
“È velenosissima”, attenzione: questa pianta ti rovina | Milioni di persone ce l’hanno in giardino!
Questa splendida pianta offre una radiosa fioritura in giardino e non ha bisogno di molta manutenzione e cura. Tuttavia, la tossicità di questa pianta è spesso sottovalutata. La pianta in questione è il narciso, in particolare i bulbi sono altamente tossici. Il narciso contiene vari alcaloidi come licorina, ossalato di calcio, emantamina e varie sostanze amare. Questi sono distribuiti in tutta la pianta, ma la concentrazione più alta si trova nei bulbi. Le varietà di narcisi che hanno queste proprietà tossiche sono:
- Narciso bianco (Narcissus papyraceus)
- La giunchiglia (Narcissus dubius
- Il narciso dei prati (Narcissus pseudonarcissus)
- Il Narciso dei poeti (Narcissus poéticus)
- Narciso di montagna (Narcissus requienil Roemer Narcissus assoanus)
Narciso, questa pianta è velenosissima: meglio non averla in giardino!
I narcisi contengono principi tossici che possono influenzare il sistema circolatorio (soprattutto il cuore), l’apparato digerente (fegato, stomaco, intestino o reni), nonché il sistema nervoso. I principi velenosi di questa pianta sono molto forti, principalmente per l’alto contenuto di narcisine e scillaine nei bulbi. La capacità di avvelenare è così elevata che l’estratto dei bulbi, se viene a contatto con il sangue attraverso una ferita, può paralizzare il cuore. L’ingestione delle foglie e dei bulbi dei narcisi può causare i seguenti effetti se sono consumati dall’uomo e dagli animali:
- Problemi digestivi: si producono ingerendo le foglie, i fiori oi bulbi della pianta. Tra gli effetti negativi del consumo di questa pianta ci sono: dolori allo stomaco e all’intestino, vomito, nausea, diarrea, incapacità di deglutire, danni al fegato, allo stomaco e all’intestino (ulcere gastrointestinali).
- Problemi circolatori: diminuzione della frequenza cardiaca, ipertensione. Nei casi più gravi, arresto cardiaco.
- Disturbi del sistema nervoso: tremori, convulsioni, goffaggine psicofisiche, dolore generalizzato e, nei casi più gravi, paralisi del sistema nervoso centrale.
Narciso, attenzione anche al contatto: causa dermatite e irritazioni
Il semplice contatto con la pianta invece è in grado di produrre dermatiti da contatto, che di solito colpiscono chi maneggia questa pianta senza indossare guanti. Infatti, i fioristi a volte sperimentano irritazioni/dermatite della pelle dopo un contatto intensivo con la linfa di queste piante. Durante il periodo di fioritura quindi se si viene a contatto con la pianta, bisogna lavarsi bene le mani per proteggersi dai pericoli.
Gli animali che mangiano le foglie o i fiori di questa pianta sperimentano dolore addominale e vomito. E’ tossica per la maggior parte degli animali ad eccezione degli uccelli. Colpisce mucche, cani e cavalli. Un cucchiaio e mezzo di questa pianta è sufficiente per uccidere un cane o anche un cavallo. L’estratto di bulbo di narciso è stato ampiamente utilizzato in Nord Africa come prodotto per avvelenare persone o animali.
Anche piccole quantità di questa pianta possono provocare la morte di bambini e cani. Se si sospetta un avvelenamento con parti di piante o bulbi di narciso, è necessario somministrare abbondante acqua e carbone attivo. Inoltre, bisogna recarsi urgentemente in ospedale dove il medico rimuoverà il veleno dal tratto dello stomaco.