I bambini più piccoli ovvero quelli che hanno un’età inferiore ai 12-24 mesi, oltre alla classica influenza che causa febbre, tosse, raffreddore e faringite (causati dal virus VRS – virus respiratorio sinciziale), possono contrarre la bronchiolite. Quest’infezione, causata sempre dal virus VRS può attaccare in maniera particolarmente seria le vie respiratorie a tal punto da rendere necessario il ricovero ospedaliero. Scopriamo qualcosa in più sulla bronchiolite, come riconoscerla e trattarla.

Bronchiolite nei bambini, quanto è pericoloso questo virus?

Bronchiolite nei bambini

Nei bambini sotto i tre anni di età, il virus VRS, contagia il 100% dei bambini e riesce a farlo, tra le altre cose, per la sua grande resistenza. Pensa che questo tipo di virus sopravvive per più di 40 minuti nell’ambiente esterno ed è così infettivo che chi è a contatto con un bambino malato può diventare “portatore”, ovvero contrae il virus e la trasmette agli altri.

Sintomi per riconoscere la bronchiolite nei bambini

Bronchiolite nei bambini, quali sono i sintomi

C’è da dire che contrarre il virus VRS porta a differenti conseguenze nei bambini e negli adulti. In quest’ultimi i sintomi della bronchiolite sono simili a quelli di una classica influenza e si risolvono in pochi giorni. Diversamente, nei bambini, l’infezione contratta con il virus VRS si protrae nel tempo progredendo sino alla bronchiolite.

Quando i più piccoli passano da un normale stato infiammatorio di influenza/tosse alla bronchiolite il loro respiro aumenta di frequenza, compaiono sibili o rantoli crepitanti fino a far sopraggiungere una vera e propria insufficienza respiratoria. 

Chi sono i soggetti più a rischio tra i bambini

Bronchiolite nei bambini

Più il bambino è piccolo e peggiori sono i sintomi che può contrarre. Un bambino prematuro, con basso peso alla nascita ha una percentuale maggiore di contrarre il virus, perché è più fragile. Anche un bambino con un’età inferiore ai 6 mesi ha un rischio maggiore. Se in famiglia vi è un fratellino che frequenta il nido o l’asilo, espone il bebè ad un rischio maggiore di contrarre la malattia.

Gli anticorpi della mamma che si trovano nel latte non sono sufficienti a proteggere il bimbo da questo virus e da questa patologia.

Qual è la profilassi da seguire per i bambini prematuri

Nel caso dei bambini nati pretermine la profilassi da seguire è legata all’assunzione di uno specifico farmaco chiamato palivizumab che viene somministrato presso i centri specializzati secondo un protocollo ben preciso approvato da vari enti. Dosaggio e prescrizione sono relativi in base al grado di prematurità e all’eventuale presenza di altre patologie.

La terapia da seguire in caso di bronchiolite

Bronchiolite nei bambini, terapia!

L’assunzione di antibiotici viene data solo se, ai classici sintomi del VRS, si associano infezioni batteriche così come le soluzioni per disostruire il naso o i famarci dati per aereosol.

Nel caso in cui il bambino non si nutre a sufficienza, respira male e ha un’ossigenazione del sangue arterioso bassa (misurata con il saturimetro), viene ricoverato in ospedale per essere sottoposto alle cure del caso. Fondamentale quindi, in questi casi, coinvolgere il pediatra ed informarlo dello stato di salute del bebè.

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