Per tutte le madri che non hanno la possibilità di allattare naturalmente il loro bambino, il Ministero della Salute ha predisposto un bonus grazie al quale è possibile fruire del latte artificiale gratuitamente.

Il bonus, riservato alle donne affette da particolari patologie e rientranti in una specifica fascia di reddito, è attivo dal 19 ottobre 2021. Vediamo insieme a chi spetta e come richiederlo.

Bonus Latte 2021, a chi spetta?

bonus latte 2021

La fornitura gratuita di latte artificiale viene garantita a tutte le donne che siano affette da una patologia che impedisce la pratica naturale dell’allattamento e, unitamente a questo, abbiano una situazione economica (ISEE) non superiore ai 30 mila euro annuali.

A quanto ammonta il bonus latte 2021

L’importo che viene riconosciuto per l’acquisto del latte artificiale è pari a 400 euro che viene garantito per il tempo necessario all’allattamento. La durata del bonus non può in alcun modo superare il sesto mese di vita del neonato.

Per poter effettuare la richiesta di accesso al bonus è necessario consultare il sito web della propria regione (o, se autonoma, della propria provincia), per conoscere quali sono le modalità ed i tempi entro il quale fare la richiesta del contributo.

Come acquistare il latte con il bonus

In base alla patologia della madre il medico effettua la prescrizione del latte artificiale che deve essere erogato. La madre deve poi recarsi all’azienda sanitaria locale di appartenenza e richiedere, con la suddetta carta e il calcolo dell’ISEE ordinario, l’erogazione del bonus spettante. Per l’acquisto del latte poi la madre potrà rivolgersi direttamente nelle farmacie convenzionate piuttosto che nelle aziende sanitarie locali.

Le patologie della madre che danno accesso al bonus latte 2021, quali sono?

Bonus latte

Come anticipato il bonus per l’acquisto del latte è condizionato alla presenza di una determinata patologia nella madre ed in particolare:

  • infezione da HTLV1 e 2;
  • sindrome di Sheehan;
  • alattogenesi ereditaria;
  • ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare);
  • mastectomia bilaterale;
  • morte materna.

Oltre a queste sono previste una serie di altre patologie che devono però essere verificate mensilmente per accertamento di sussistenza della patologia. Queste sono:

  • infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo;
  • infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo;
  • infezione ricorrente da streptococco di gruppo B;
  • lesione luetica sul seno;
  • tubercolosi bacillifera non trattata;
  • mastite tubercolare;
  • infezione da virus varicella zooster;
  • esecuzione di scintigrafia;
  • alcolismo;
  • assunzione di droghe (escluso il metadone);
  • assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento.

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