La vita frenetica di tutti i giorni ci porta spesso ad essere distratti e superficiali e a non farci accorgere di ciò che accade accanto a noi. Se tutti fossimo più presenti, più concentrati su quello che siamo vivendo il posto sarebbe un mondo migliore. Spesso siamo distratti da pensieri futuri o preoccupazioni passate che reagiamo male con il prossimo dimenticando valori come gentilezza e altruismo.
Per fortuna al mondo esistono ancora persone come Ian, una persona totalmente sconosciuta che però ha deciso di dedicare qualche minuto della sua vita per salvare Rudy, un bambino autistico di 5 anni.
Scopriamo insieme cosa è successo.
I bambini autistici possono sfogare i loro problemi e mancanze in modi differenti e spesso imprevedibili. E’ il caso di Rudy, un bambino di cinque anni che ha problemi a gestire alcune situazioni che, agli occhi di una persona non autistica, paiono del tutto normale. Ruby infatti fatica a tornare indietro dopo aver fatto un determinato percorso e, per questo, spesso potrebbe avere delle crisi.
La mamma infatti, la Sig. Natalie Fernando, deve sempre prestare attenzione ai percorsi che sceglie di fare. Deve optare per tragitti in cui non è necessario voltarsi e tornare indietro. Tuttavia questo non è sempre possibile. Quando ha deciso di andare a fare una passeggiata sul lungomare, Natalie non avrebbe mai pensato potesse accadere una cosa così grave!
Giunti al termine del lungomare Rudy e la sua mamma si sono dovuti girare e, per tornare indietro, avrebbero dovuto ripercorrere la stessa strada fatta all’andata. Rudy ha però avuto una crisi. Si è sdraiato a terra ed ha iniziato a piangere. Il bambino ha iniziato ad urlare e sbraitare e nessuno nei passati sembrava farci caso lasciando Rudy e la mamma soli ed inermi. I passanti pensavano fossero dei semplici capricci da bambino viziato.
Per fortuna ad un tratto è passato Ian che, dopo aver chiesto alla madre se andasse tutto bene, ha deciso di stendersi sul marciapiede accanto al bimbo per aiutarlo. Dopo oltre un’ora di tensione e urla Ian è riuscito a calmare il bambino tornando a donargli gioia e serenità. Natalie racconta su Facebook di come Ian sia un eroe e di come un perfetto sconosciuto sia riuscito a migliorare la vita di due persone.
In ultimo la madre ha voluto lanciare un’appello alle persone: se vediamo un genitore lottare, prendiamoci del tempo per capire se possono essere semplici capricci o se possiamo essere d’aiuto per un problema più grande.
Questo sito utilizza i cookies
Scopri di più