Esiste un momento nella vita di ognuno di noi in cui bisogna iniziare a crescere e fare quel passo in più per diventare grandi. Educare i bambini al fine di renderli autonomi e indipendenti è molto importante, per te come genitore ma soprattutto per lui. Per renderlo pronto alla vita e a crescere.
Come rendere i bambini indipendenti
Essere indipendenti assume un significato diverso in base al contesto e all’età della persona di cui stiamo parlando. Nel caso dei bambini essere indipendenti significa, per dirlo con le parole di Maria Montessori “lasciar fare, permettere ai bambini di essere completamente liberi”.
Questo ovviamente non vuol dire che i tuoi figli debbano essere antartici o concedergli tutta la libertà che vuole. Si tratta, più semplicemente, di avere fiducia in loro permettendogli di crescere secondo quella che è la loro età e le caratteristiche intrinseche del momento in cui stanno vivendo.
Avrai sicuramente sentito parlare, o magari inconsapevolmente, lo fai anche tu, di quei genitori che preparano tutto al figlio. Si occupano di ogni particolare. Dal preparare le scarpe alla cartella. Dal mettere a posto i giocattoli a vestirli. Questo non vuol dire farli crescere e renderli indipendenti.
Il metodo Montessori, che cos’è?
Criticata e poco apprezzata da molti Maria Montessori resta ancora oggi un punto di riferimento nella pedagogia infantile con i suoi insegnamenti volti a migliorare la crescita del bambino. I suoi principi sono mirati alla crescita fisica ed intellettuale del bambino che, attraverso i suoi metodi, ha la libertà di scoprire il mondo in maniera multisensoriale e divenire così artefice del proprio apprendimento.
I 3 consigli di Maria Montessori a seconda all’età
Maria Montessori ha identificato delle finestre in cui il bambino è più propenso ad apprendere e quindi a crescere ed è in queste finestre che bisognerebbe orientarli e farli crescere. Vediamo quali sono:
- Dai due ai tre anni: in questo periodo i bambini sono più ricettivi, acquisiscono il massimo potenziale di apprendimento ed è qui che i genitori hanno il maggior potenziale per orientarli. In questo periodo della loro vita iniziano a comunicare, scoprire il mondo e toccare tutto. E’ fondamentale affidare loro, sotto la stretta sorveglianza di mamma e papà, le prime responsabilità. Inizia con le piccole cose. Fa vestire i tuoi figli da soli, fatti aiutare a preparare la tavola (facendo attenzione agli oggetti fragili) e dagli il compito di riordinare i giocattoli.
- Dai quattro ai sei anni: è fondamentale che lo spazio in cui vivono, ossia l’ambiente domestico, sia adattato a loro misura ed esigenza. Non servono molte cose ma piccoli dettagli come uno sgabello grazie al quale possono iniziare a spazzolarsi i denti da soli e pettinarsi. E’ importante dargli autonomia anche per quel che riguarda la vita quotidiana. Lasciagli lo spazio e affidagli il compito di prepararsi la colazione con attività facili (come versarsi i cereali, prepararsi l’insalata, servirsi la colazione etc). E’ importante farlo sentire partecipe.
- Dai sette agli otto anni: il bambino vive il momento di crescita più grande della sua vita. Dobbiamo coltivare la sua autostima, stimolarlo nella crescita e fargli capire la sua identità. A questa età deve essere completamente responsabile di se, della scuola e dei suoi successi. Dobbiamo dimostrargli che ci fidiamo di lui ma al contempo lui deve dimostrarci che possiamo fidarci di lui.