Non è una frase sessista ma quanto risulta dall’ultima indagine fatta da Ed Bowsher dirigente del sito Love Money. Lo studio ha analizzato un gran numero di famiglie arrivando a dimostrare come l’avere una figlia femmina sia molto più costoso che l’avere un bambino.
Sembra proprio questo e, a conti fatti, si traduce in una spesa maggiorata, per le figlie femmine rispetto ai maschi, di quasi 34 mila euro in più. Il rapporto considera il costo necessario, ad una famiglia, per mantenere e far crescere una femminuccia, pari a 124 mila euro, contro un maschietto, 90 mila euro, dalla nascita e fino alla maggiore età.
Cifre importanti che sono state documentate e analizzate anche in base alle differenti spese che vengono fatte.
Ed Bowsher, il portavoce di questa ricerca, sostiene che mantenere delle bambine ha un costo più elevato a causa dei loro bisogni e desideri, non solo fisiologici.
I numeri, secondo Federconsumatori non sono fantascienza e anzi, il dato viene rivisto, per quanto riguarda i genitori italiani che pare arrivino a spendere fino a 270 mila euro per far crescere un figlio dalla nascita e fino ai 18 anni.
La differenza tra bimbo e bimba si ha soprattutto nel periodo dell’adolescenza durante la quale le femminucce spenderebbero di più per i loro interessi “femminili”. In particolare:
In linea generale possiamo comunque dire che il costo totale, stimato, per far crescere un figlio da quando nasce alla maggiore età, è di circa 270 mila euro.
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