Uno dei problemi più grandi che spesso, purtroppo, i genitori si trovano ad affrontare è il bullismo. Secondo un recente studio condotto dall’Eures ben 9 giovani su 10 sono stati coinvolti o hanno subito episodi di bullismo. Capiamo bene quindi che è fondamentale riconoscere quando nostro figlio sta vivendo dei momenti di poca serenità che possono magari essere collegati ad atti di bullismo.
Che cos’è il bullismo
Prima di tutto cerchiamo di capire che cosa sia il bullismo e quando si può definire tale un comportamento. In linea generale possiamo dire che il bullismo è l’azione, svolta in maniera ripetuta e sistematica, in cui vengono attuate delle provocazioni o soprusi da parte di uno o più soggetti verso una terza persona sia esso bambino o adolescente. Oltre al problema del bullismo che, sempre secondo lo studio di Eures coinvolge gli studenti delle scuole, c’è anche il problema del cyberbullismo.
Come spiega Telefono Azzurro, bullismo e cyberbullismo sono “tutte quelle azioni di sistematica prevaricazione e sopruso messe in atto da parte di un bambino/adolescente, definito ‘bullo’ (o da parte di un gruppo), nei confronti di un altro bambino/adolescente percepito come più debole, la vittima“.
Quali sono i soggetti più a rischio di bullismo
Secondo studi e statistiche si evince che i soggetti maggiormente esposti a soprusi da bullismo sono tendenzialmente:
- ragazzi timidi ed introversi
- persone con disabilità o ridotte capacità
- persone di un ceto sociale minore
- appassionati di studio e cultura
- persone fisicamente fuori forma
Come riconoscere se un ragazzo è vittima di bullismo
Non c’è una scienza esatta per riconoscere una persona vittima di bullismo, tuttavia ci sono dei segnali a cui è bene prestare attenzione perché potrebbero essere dei campanelli d’allarme da non sottovalutare.
Se il ragazzo appare più introverso e chiuso rispetto al solito e mostra segni di rifiuto alimentare o fatica a dormire, questi devono essere degli importanti campanelli d’allarme da non sottovalutare. Lo stato di sofferenza in cui ci si trova, causato daI continui e costanti soprusi, può portare al non riuscire a dormire o rifiutare il cibo. Questo perché il corpo e la mente riversano su sonno e cibo la sofferenza interiore.
Un’ulteriore campanello d’allarme è rappresentato dalla perdita di interesse verso hobby o attività svolte in precedenza. Se il ragazzo non ha più voglia di uscire e frequentare il solito corso di nuoto allora è bene prestare attenzione. Anche un peggioramento nel rendimento scolastico può essere un chiaro segnale.
Come aiutare un ragazzo vittima di bullismo
La prima cosa da fare per poter aiutare un ragazzo vittima di bullismo è cerca di stabilire un dialogo. Non in maniera invadente o ossessiva, ma semplicemente cercando di stabilire un contatto. Questo è fondamentale per riuscire a farsi raccontare tutto ciò che prova e che provoca questo.
Un ulteriore passo importante è spingerli a denunciare i fatti se questi si sono rivelati penalmente perseguibili.